Perché la quota di ricchezza nelle mani dei superricchi (lo zerozerouno per cento della popolazione) negli ultimi quarant’anni è cresciuto a dismisura in tutto il mondo occidentale grazie a un’incessante innovazione tecnologica e alla rinuncia di qualunque azione antimonopolio da parte dei governi.
Perché i colossi che sono nati – Google, Facebook, Amazon, Apple… – sono diventati così potenti da rappresentare, oltre che una distorsione del tessuto economico e culturale della nostra società, anche un pericolo per la democrazia.
Perché crediamo che in Italia questi rischi siano largamente sottovalutati, del tutto assenti sia dal dibattito politico sia dall’interesse dei media.
Perché i meccanismi creati dalle piattaforme digitale provoca una distorsione del tutto nuova nel rapporto tra potere economico e cittadini. La capacità di gestire la nostra connessione con il mondo fornisce alle piattaforme un potere inedito nel monitorare e determinare le nostre idee. Grazie ad algoritmi continuamente aggiornati, le piattaforme selezionano i messaggi da fornire a ciascuno grazie a un’attività puntiforme totalmente incontrollabile.
Quello dei monopoli non è un problema tecnico, come molti pensano. È invece un grande problema politico che investe direttamente l’equilibrio e la distribuzione dei poteri all’interno della società, e quindi la nostra vita di cittadini liberi.
Mettereno questi problemi sotto i riflettori. Forniremo informazioni, riflessioni, approfondimenti. Segnaleremo gli articoli più interessanti che compaiono sul web e i libri in uscita (in Italia e all’estero) che vale la pena di leggere.